lunedì 19 dicembre 2011

Giocando con i numeri..

Per tirare le somme.
Di quest'anno. Personalmente, di questi ultimi quattro mesi.
Se giro la testa all'indietro, chiudo gli occhi un istante, e mi rivedo solo sei mesi fa, mi accarezzo debolmente i capelli e sorrido alla me che ero.
Quest'anno per me è stato USA.
E' stato coronare il sogno che avevo fin da quando ho appeso la cartina degli States di fianco al letto, puntando il dito ogni sera in uno stato diverso.
Ho messo piede nella sfavillante New York, così perfetta come l'ho sempre sognata, e soprattutto con CHI ho sempre sognato di andarci. Per la prima volta, in punta di piedi. Trattenendo il fiato.
Credo non dimenticherò mai il momento in cui stavamo atterrando a Newark (si, anche perchè non credevo che quel minuscolo aereo traballante riuscisse ad atterrare senza spalmarsi sulle case) e da lontano ho visto l'Empire State Building e piccolissima laggiù Lady Liberty.
Il mio sogno americano è diventato realtà e purtroppo ancora prima di rendermi conto di tutto quello che mi stava accadendo ero già ranicchiata su un sedile in economica sul volo Tap che mi riportava in Europa.
L'America è così come la vedi, così come la immagini.
Sfavillante, telefilmica.
Irrazionale, povera.
Ricca, luminosa.
Illimitata, sconosciuta.
Disabitata ma anche sovraffollata.
Una contraddizione e un paradosso.
Libertà e regole.
Siamo sicuri che Hollywood sia limitata a Los Angeles?
Mi sembra tutto un grande set cinematografico, dove nulla è lasciato al caso.
Ho amato ogni centimetro di US che ho calpestato e sorvolato.
Le distese illimitate del Minnesota, senza una collina a vista d'occhio, i suoi milioni di laghi, le sue villette.
I grandi laghi visti dall'aereo, la desolazione di Minneapolis e la vitalità dei suoi dintorni.
Tanti piccoli colpi di fulmine, che hanno solamente solidificato la grande storia d'amore che c'è tra me e il Nuovo Mondo. Che non vedo l'ora di esplorare di nuovo.

E' stato l'anno del mio lancio a Milano tutta sola.
Tutta sola senza di Lui, che è rimasto nel Nuovo Mondo.
Piccoli grandi passi per la piccola Alessandra.
Che ha imparato a camminare da sola.
Ed è troppo bello quando inizi, che non smetti più.
E' stato l'anno del mio viaggio a Londra solitaria.
Io, la mia valigia e le cuffie nelle orecchie.
Io che viaggio da sola su un aereo.
Mi riguardo indietro e sorrido di nuovo a quella che ero.
Così piccola, così impaurita.
Ora sono ancora piccola, ma meno impaurita.

E' stato l'anno dei tre anni insieme.
Festeggiati davanti allo schermo di un pc, mangiando io cena e Lui pranzo.
Un appuntamento insolito.
E' stato l'anno in cui ci siamo riscoperti più forti.
In cui tutto quello in cui abbiamo creduto è stato messo a dura prova.
Mi guardo.
Si, anche da me.
Messo a dura prova dalle mie scenate da bambina, dalle mie paure.
Dalle mie incertezze.
E si, devo ammettere anche da lui.
E alla fine, siamo sempre qui.
Cresciuti.
Faccio una carezza a me e a Lui di tre anni fa.
Le cose cambiano, le persone cambiano, anche i sentimenti lo fanno.
Si cresce, si cambia idea, si vogliono altre cose.
Ma ogni tanto, si cambia insieme.

Venerdì torna.
A Linate.
Io sento già il cuore che mi rimbomba nel petto al pensiero.
Mi vedo sulla metro e sull'autobus a sudare freddo con le mani attorcigliate in tasca.
Mi vedo esplodere al suo arrivo.
Mi vedo sommersa, affogata da mille sensazioni, amplificate.
Mi abbraccio, mentalmente.
Mi preparo, perchè già mi tremano le gambe.
Mentre sono qui, a tirare le somme di questo nuovo capitolo di quella che sono,
che sa un pò di nuovo, un pò di antico.
Un pò di stampante, un pò di libro impolverato di biblioteca.
Che buon profumo.

4 commenti:

  1. anche io ho sempre condiviso il sogno americano, "the american drean" .. come te ricordo con trepidazione l'arrivo negli Usa, paese tanto sognato, agognato, amato ..

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  2. Anche quello, come tutto il resto, come una scena di un film!

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  3. Sono dell'idea che tutti hanno dei sogni e che tutti sono destinati a crescere, se non cambiare, ma solo alcuni si creano le possibilità per realizzare i sogni, per crescere in tempo e cambiare in meglio.

    Quindi complimenti.

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  4. Ci vuole coraggio, per crearsi queste possibilità, e io per le mie ho dovuto raccimolarne davvero tanto. La salita c'è stata, ma in effetti da qui il panorama è molto più bello :)E sono convinta che più avanti lo sarà ancora di più.

    Grazie.

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Giocando con i numeri..

Per tirare le somme.
Di quest'anno. Personalmente, di questi ultimi quattro mesi.
Se giro la testa all'indietro, chiudo gli occhi un istante, e mi rivedo solo sei mesi fa, mi accarezzo debolmente i capelli e sorrido alla me che ero.
Quest'anno per me è stato USA.
E' stato coronare il sogno che avevo fin da quando ho appeso la cartina degli States di fianco al letto, puntando il dito ogni sera in uno stato diverso.
Ho messo piede nella sfavillante New York, così perfetta come l'ho sempre sognata, e soprattutto con CHI ho sempre sognato di andarci. Per la prima volta, in punta di piedi. Trattenendo il fiato.
Credo non dimenticherò mai il momento in cui stavamo atterrando a Newark (si, anche perchè non credevo che quel minuscolo aereo traballante riuscisse ad atterrare senza spalmarsi sulle case) e da lontano ho visto l'Empire State Building e piccolissima laggiù Lady Liberty.
Il mio sogno americano è diventato realtà e purtroppo ancora prima di rendermi conto di tutto quello che mi stava accadendo ero già ranicchiata su un sedile in economica sul volo Tap che mi riportava in Europa.
L'America è così come la vedi, così come la immagini.
Sfavillante, telefilmica.
Irrazionale, povera.
Ricca, luminosa.
Illimitata, sconosciuta.
Disabitata ma anche sovraffollata.
Una contraddizione e un paradosso.
Libertà e regole.
Siamo sicuri che Hollywood sia limitata a Los Angeles?
Mi sembra tutto un grande set cinematografico, dove nulla è lasciato al caso.
Ho amato ogni centimetro di US che ho calpestato e sorvolato.
Le distese illimitate del Minnesota, senza una collina a vista d'occhio, i suoi milioni di laghi, le sue villette.
I grandi laghi visti dall'aereo, la desolazione di Minneapolis e la vitalità dei suoi dintorni.
Tanti piccoli colpi di fulmine, che hanno solamente solidificato la grande storia d'amore che c'è tra me e il Nuovo Mondo. Che non vedo l'ora di esplorare di nuovo.

E' stato l'anno del mio lancio a Milano tutta sola.
Tutta sola senza di Lui, che è rimasto nel Nuovo Mondo.
Piccoli grandi passi per la piccola Alessandra.
Che ha imparato a camminare da sola.
Ed è troppo bello quando inizi, che non smetti più.
E' stato l'anno del mio viaggio a Londra solitaria.
Io, la mia valigia e le cuffie nelle orecchie.
Io che viaggio da sola su un aereo.
Mi riguardo indietro e sorrido di nuovo a quella che ero.
Così piccola, così impaurita.
Ora sono ancora piccola, ma meno impaurita.

E' stato l'anno dei tre anni insieme.
Festeggiati davanti allo schermo di un pc, mangiando io cena e Lui pranzo.
Un appuntamento insolito.
E' stato l'anno in cui ci siamo riscoperti più forti.
In cui tutto quello in cui abbiamo creduto è stato messo a dura prova.
Mi guardo.
Si, anche da me.
Messo a dura prova dalle mie scenate da bambina, dalle mie paure.
Dalle mie incertezze.
E si, devo ammettere anche da lui.
E alla fine, siamo sempre qui.
Cresciuti.
Faccio una carezza a me e a Lui di tre anni fa.
Le cose cambiano, le persone cambiano, anche i sentimenti lo fanno.
Si cresce, si cambia idea, si vogliono altre cose.
Ma ogni tanto, si cambia insieme.

Venerdì torna.
A Linate.
Io sento già il cuore che mi rimbomba nel petto al pensiero.
Mi vedo sulla metro e sull'autobus a sudare freddo con le mani attorcigliate in tasca.
Mi vedo esplodere al suo arrivo.
Mi vedo sommersa, affogata da mille sensazioni, amplificate.
Mi abbraccio, mentalmente.
Mi preparo, perchè già mi tremano le gambe.
Mentre sono qui, a tirare le somme di questo nuovo capitolo di quella che sono,
che sa un pò di nuovo, un pò di antico.
Un pò di stampante, un pò di libro impolverato di biblioteca.
Che buon profumo.

4 commenti:

  1. anche io ho sempre condiviso il sogno americano, "the american drean" .. come te ricordo con trepidazione l'arrivo negli Usa, paese tanto sognato, agognato, amato ..

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  2. Anche quello, come tutto il resto, come una scena di un film!

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  3. Sono dell'idea che tutti hanno dei sogni e che tutti sono destinati a crescere, se non cambiare, ma solo alcuni si creano le possibilità per realizzare i sogni, per crescere in tempo e cambiare in meglio.

    Quindi complimenti.

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  4. Ci vuole coraggio, per crearsi queste possibilità, e io per le mie ho dovuto raccimolarne davvero tanto. La salita c'è stata, ma in effetti da qui il panorama è molto più bello :)E sono convinta che più avanti lo sarà ancora di più.

    Grazie.

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