sabato 16 marzo 2013

Venti di cambiamento (ma anche aliti di putrefazione)

Dovrei scrivere l'indice della tesi.
Ma oggi sono talmente in fermento che mi tocca segnarmi queste giornate di infervoramento sociale che mi divora e scriverci su.
Settimana densa di cambiamenti, per chi se li fosse persi: abbiamo un nuovo papa, abbiamo un presidente della Camera, tra poco forse anche uno del Senato, ho scritto la prima pagina di tesi.
Insomma, sono tutte cose da ricordare.
Ma andiamo per ordine.
Chi mi conosce sa che io sto alla Chiesa (e badate bene che esiste una differenza tra Chiesa e religione/spiritualità/divino/varieedeventuali) quanto Giovanardi sta ai gay la Satanché sta all'invecchiamento naturale. Ho eliminato la roba di Giovanardi perché non sono così spregevole. Forse.
Comunque, dicevo che non è che io mi lasci stregare spesso da messe, discorsi papali e omelie, ma mi sono ovviamente ritrovata davanti al televisore nel momento in cui hanno eletto lui, Horge, che chiamo per nome perché già lo sento amico, Francesco.
Va bene, avrò anche la lacrima facile, ma quest'uomo, spoglio dell'ostentazione della ricchezza a cui siamo sempre stati abituati, con quella sua parlata morbida, fluida (mi spiace, ma molto più affascinante di quella meccanica di Bene), la sua battuta che ha fatto sorridere mezzo Paese, la sua foto che circola per tutta la rete di lui in metropolitana (con anche un pelo pelissimo di scazzo perché sarà stata come la verde quando si passa da Cadorna) ha preso il mio arido cuore per la mano e mi ha commossa. Non che la mia concezione di Chiesa in realtà sia cambiata, ma il capo di una delle potenze più influenti del mondo e (purtroppo) del nostro Paese, sia più a misura di noi, degli uomini e delle donne che camminano per strada tutti i giorni, che dimostri che sì, anche lassù in alto si è disposti a fare dei sacrifici, che forse non tutti vogliono sempre e solo prenderci per il culo, un segnale di speranza lo dà.
Volevo solo dire una cosa agli indignati per il suo essere contrario ai matrimoni gay: ragazzi, sarà anche tollerante, moderno, avanguardista, ma è pur sempre il Papa. Capo di quella chiesa che ancora non digerisce il preservativo, capite? Non l'hanno preso a un concerto di Lady Gaga, era un po' scontato che avesse qualche riserva sul matrimonio omosessuale. L'indignazione dovrebbe indirizzarsi non tanto tantissimo a lui, ma alle istituzioni laiche. Al nostro Paese, laico. A chi ci governa, che è colui che dovrebbe invece essere pro matrimonio omosessuale. Ma che ve lo dico a fa'.

Oggi in tv, dopo il discorso dell'onorevole Boldrini, Presidente della Camera, Lupi ha detto che si è dimenticata una roba fondamentale. La famiglia. Grazie al quale si può dare lavoro ai giovani (?). Si è dimenticato non una famiglia gay. Perché a suo parere quella invece non è una famiglia. Mica conterà l'amore, in famiglia, no? Il voler stare insieme, costruire un futuro. No.
Brunetta ha definito la Boldrini come in mezzo ad "una fase confusa, barbara" Ora, tranquillizzandoci sul fatto che Brunetta è l'eccezione che conferma la regola che nella botte piccola sta il vino buono, mi soffermerei su quel "barbara".
Prima di tutto bisognerebbe assicurarsi che l'acustica sia buona in Parlamento, perché non sono certa che Brunetta abbia ascoltato lo stesso discorso che ho sentito io.
Avrei in mente davvero moltissimi aggettivi per il discorso della Boldrini, tra cui avanguardista, pacato, commovente, dotato di un italiano corretto, ma non barbaro. Come qualcuno oggi mi ha suggerito, questi individui non hanno nemmeno l'onestà intellettuale per complimentarsi con un avversario, per applaudire ad un successo che non è semplicemente la loro "piccola sconfitta" ma una vittoria per tutto il paese.
Una vittoria per la speranza di un paese stanco, con le palle dilaniate da le innumerevoli balle che per anni e anni ha dovuto sentirsi raccontare, un paese che vede suicidi quasi ogni giorno, che vede scandali, mazzette, processi come fossero ordinaria amministrazione. Un paese in cui chi si fa il culo si è sempre visto scavalcare dal più furbo, un paese sprofondato nelle acque torbide di una politica corrotta, venduta, comprata, patteggiata, e le parole del Presidente, che seppur ancora solo parole, prometto trasparenza in questa nuova politica, come fanno a suonare barbare, Renato?
Siamo proprio sicuri che non lasciare gente morire in mare sia una cosa barbara?
Nessuno qui sta giustificando atti di criminalità di stranieri, Renato. C'è una bella differenza, lo sai? Tra punire chi commette un crimine, e magari anche rimandarlo in carcere nel suo paese, e lasciarlo morire.
Forse non tutti abbiamo la sottigliezza di capirla, questa differenza.
Siamo sicuri che definire la nostra Costituzione come "la più bella del mondo" sia barbaro?
Dire che la politica dovrebbe tornare ad essere una speranza ed una passione è confuso, Renato?

Mi sono lasciata una perla per il finale.
A me leggere gli articoli di Libero mi fa sempre un gran cagare ridere.
Però poi mi incoraggio, da sola.
Se in giro c'è gente che scrive così, posso farcela anche io, un giorno.
Comunque, subito dopo il discorso alla Camera, Libero titola così:


COMUNISTI AL POTERE

La Boldrini è presidente della Camera ora Vendola ha il suo "contentino": una "rossa" a difesa degli immigrati

Che mi viene anche da pensare: se difendere i diritti umani vuol dire essere comunista, vado a comprarmi una maglietta del Che. 
Con la loro rinomata eleganza sbattono nell'articolo frasi che dovrebbero rendere spregevole il concetto di ricordare i morti in mare, di battersi per il diritti civili di tutti, per i rifugiati di guerra o politici, per chi chiede asilo. E la tristezza è che Libero non è il mio blog, che non se lo caga nessuno se non i miei o chi forzo a leggerlo (Ciao Giacomo!) ma è un giornale che forma l'opinione pubblica. 
La gente mi chiede perché voglio diventare parte di un sistema mediatico così cattivo, subdolo, manipolatore, in cui le palle non devi avercele quadre ma cubiche, e io rispondo che un po' mi piacerebbe cambiarlo. La presunzione di migliorare le cose non mi manca. Sarà un difetto?
Probabile.
Ma tanto son testarda e non mollo.




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Venti di cambiamento (ma anche aliti di putrefazione)

Dovrei scrivere l'indice della tesi.
Ma oggi sono talmente in fermento che mi tocca segnarmi queste giornate di infervoramento sociale che mi divora e scriverci su.
Settimana densa di cambiamenti, per chi se li fosse persi: abbiamo un nuovo papa, abbiamo un presidente della Camera, tra poco forse anche uno del Senato, ho scritto la prima pagina di tesi.
Insomma, sono tutte cose da ricordare.
Ma andiamo per ordine.
Chi mi conosce sa che io sto alla Chiesa (e badate bene che esiste una differenza tra Chiesa e religione/spiritualità/divino/varieedeventuali) quanto Giovanardi sta ai gay la Satanché sta all'invecchiamento naturale. Ho eliminato la roba di Giovanardi perché non sono così spregevole. Forse.
Comunque, dicevo che non è che io mi lasci stregare spesso da messe, discorsi papali e omelie, ma mi sono ovviamente ritrovata davanti al televisore nel momento in cui hanno eletto lui, Horge, che chiamo per nome perché già lo sento amico, Francesco.
Va bene, avrò anche la lacrima facile, ma quest'uomo, spoglio dell'ostentazione della ricchezza a cui siamo sempre stati abituati, con quella sua parlata morbida, fluida (mi spiace, ma molto più affascinante di quella meccanica di Bene), la sua battuta che ha fatto sorridere mezzo Paese, la sua foto che circola per tutta la rete di lui in metropolitana (con anche un pelo pelissimo di scazzo perché sarà stata come la verde quando si passa da Cadorna) ha preso il mio arido cuore per la mano e mi ha commossa. Non che la mia concezione di Chiesa in realtà sia cambiata, ma il capo di una delle potenze più influenti del mondo e (purtroppo) del nostro Paese, sia più a misura di noi, degli uomini e delle donne che camminano per strada tutti i giorni, che dimostri che sì, anche lassù in alto si è disposti a fare dei sacrifici, che forse non tutti vogliono sempre e solo prenderci per il culo, un segnale di speranza lo dà.
Volevo solo dire una cosa agli indignati per il suo essere contrario ai matrimoni gay: ragazzi, sarà anche tollerante, moderno, avanguardista, ma è pur sempre il Papa. Capo di quella chiesa che ancora non digerisce il preservativo, capite? Non l'hanno preso a un concerto di Lady Gaga, era un po' scontato che avesse qualche riserva sul matrimonio omosessuale. L'indignazione dovrebbe indirizzarsi non tanto tantissimo a lui, ma alle istituzioni laiche. Al nostro Paese, laico. A chi ci governa, che è colui che dovrebbe invece essere pro matrimonio omosessuale. Ma che ve lo dico a fa'.

Oggi in tv, dopo il discorso dell'onorevole Boldrini, Presidente della Camera, Lupi ha detto che si è dimenticata una roba fondamentale. La famiglia. Grazie al quale si può dare lavoro ai giovani (?). Si è dimenticato non una famiglia gay. Perché a suo parere quella invece non è una famiglia. Mica conterà l'amore, in famiglia, no? Il voler stare insieme, costruire un futuro. No.
Brunetta ha definito la Boldrini come in mezzo ad "una fase confusa, barbara" Ora, tranquillizzandoci sul fatto che Brunetta è l'eccezione che conferma la regola che nella botte piccola sta il vino buono, mi soffermerei su quel "barbara".
Prima di tutto bisognerebbe assicurarsi che l'acustica sia buona in Parlamento, perché non sono certa che Brunetta abbia ascoltato lo stesso discorso che ho sentito io.
Avrei in mente davvero moltissimi aggettivi per il discorso della Boldrini, tra cui avanguardista, pacato, commovente, dotato di un italiano corretto, ma non barbaro. Come qualcuno oggi mi ha suggerito, questi individui non hanno nemmeno l'onestà intellettuale per complimentarsi con un avversario, per applaudire ad un successo che non è semplicemente la loro "piccola sconfitta" ma una vittoria per tutto il paese.
Una vittoria per la speranza di un paese stanco, con le palle dilaniate da le innumerevoli balle che per anni e anni ha dovuto sentirsi raccontare, un paese che vede suicidi quasi ogni giorno, che vede scandali, mazzette, processi come fossero ordinaria amministrazione. Un paese in cui chi si fa il culo si è sempre visto scavalcare dal più furbo, un paese sprofondato nelle acque torbide di una politica corrotta, venduta, comprata, patteggiata, e le parole del Presidente, che seppur ancora solo parole, prometto trasparenza in questa nuova politica, come fanno a suonare barbare, Renato?
Siamo proprio sicuri che non lasciare gente morire in mare sia una cosa barbara?
Nessuno qui sta giustificando atti di criminalità di stranieri, Renato. C'è una bella differenza, lo sai? Tra punire chi commette un crimine, e magari anche rimandarlo in carcere nel suo paese, e lasciarlo morire.
Forse non tutti abbiamo la sottigliezza di capirla, questa differenza.
Siamo sicuri che definire la nostra Costituzione come "la più bella del mondo" sia barbaro?
Dire che la politica dovrebbe tornare ad essere una speranza ed una passione è confuso, Renato?

Mi sono lasciata una perla per il finale.
A me leggere gli articoli di Libero mi fa sempre un gran cagare ridere.
Però poi mi incoraggio, da sola.
Se in giro c'è gente che scrive così, posso farcela anche io, un giorno.
Comunque, subito dopo il discorso alla Camera, Libero titola così:


COMUNISTI AL POTERE

La Boldrini è presidente della Camera ora Vendola ha il suo "contentino": una "rossa" a difesa degli immigrati

Che mi viene anche da pensare: se difendere i diritti umani vuol dire essere comunista, vado a comprarmi una maglietta del Che. 
Con la loro rinomata eleganza sbattono nell'articolo frasi che dovrebbero rendere spregevole il concetto di ricordare i morti in mare, di battersi per il diritti civili di tutti, per i rifugiati di guerra o politici, per chi chiede asilo. E la tristezza è che Libero non è il mio blog, che non se lo caga nessuno se non i miei o chi forzo a leggerlo (Ciao Giacomo!) ma è un giornale che forma l'opinione pubblica. 
La gente mi chiede perché voglio diventare parte di un sistema mediatico così cattivo, subdolo, manipolatore, in cui le palle non devi avercele quadre ma cubiche, e io rispondo che un po' mi piacerebbe cambiarlo. La presunzione di migliorare le cose non mi manca. Sarà un difetto?
Probabile.
Ma tanto son testarda e non mollo.




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